Non importa chi sei e da dove vieni, ma se sei un Vermouth sì.

Il disciplinare che regola le diverse nomenclature e classificazioni dei Vermouth parla chiaro: se l’uva e l’artemisia utilizzata sono piemontesi allora sei un Vermouth di Torino, se li hai in determinate percentuali con anche una minima gradazione alcolica ben precisa allora sei un Vermouth di Torino Superiore!

Tutto molto conciso e semplificato, ma sottolinea un aspetto importante da considerare quando si sceglie un Vermouth: qui è proprio il caso di giudicare dalla copertina…o meglio dall’etichetta!

L’etichetta vi dirà molto, non necessariamente in termini gustativi, ma sicuramente in termini qualitativi e di produzione.

Se non dice nulla, allora è solo una bella etichetta.

Non importa chi sei e da dove vieni, ma se sei un Vermouth sì.

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Tutto molto conciso e semplificato, ma sottolinea un aspetto importante da considerare quando si sceglie un Vermouth: qui è proprio il caso di giudicare dalla copertina…o meglio dall’etichetta!

L’etichetta vi dirà molto, non necessariamente in termini gustativi, ma sicuramente in termini qualitativi e di produzione.

Se non dice nulla, allora è solo una bella etichetta.

Non importa chi sei e da dove vieni, ma se sei un Vermouth sì.

Il disciplinare che regola le diverse nomenclature e classificazioni dei Vermouth parla chiaro: se l’uva e l’artemisia utilizzata sono piemontesi allora sei un Vermouth di Torino, se li hai in determinate percentuali con anche una minima gradazione alcolica ben precisa allora sei un Vermouth di Torino Superiore!

Tutto molto conciso e semplificato, ma sottolinea un aspetto importante da considerare quando si sceglie un Vermouth: qui è proprio il caso di giudicare dalla copertina…o meglio dall’etichetta!

L’etichetta vi dirà molto, non necessariamente in termini gustativi, ma sicuramente in termini qualitativi e di produzione.

Se non dice nulla, allora è solo una bella etichetta.